Il (non)parkrun, penso lo sappiate, è l’iniziativa parkrun lanciata per stimolare il moto in questo periodo in cui l’appuntamento tradizionale del sabato mattina è sospeso per evitare assembramenti e, quindi, limitare la diffusione della pandemia Covid-19 che ci sta colpendo oramai da oltre un anno. Del (non)parkrun ne ho parlato in un mio precedente articolo a cui rimando e che potete leggere cliccando qui.
Un’ iniziativa che può sembrare inutile a chi corre abitualmente ed è abituato a trackizzare sulle app specializzate; ed effettivamente riportare su un portale il tempo di percorrenza di 5k corso ovunque, senza riferimenti al fondo su cui si è corso o camminato, al d+ ed altri fattori che possono influenzare il risultato ha poco senso. Ma allora perché ne ho registrati così tanti da superare quota 100?
Bhe, per pazia? 😂 si, sicuramente!
Per mania di record? Assolutamente no.
In realtà, nella mia mente è stato un modo per mantenere vivo lo spirito di parkrun, ovvero una corsa spensierata, senza finalità di lucro, libera, senza vincoli. Un modo per condividere questo, per stimolare gli appassionati della corsa e non, a dedicare qualche ora la settimana all’attività fisica anche soft. Una modalità per creare, a mio avviso, una catena di collegamento virtuale in attesa di ritrovarci il nuovamente il sabato mattina con i parkrun “ufficiali”. Non so se nei fatti tutto questo è percepito e recepito, me lo auguro! Buone corse 👋
🏃♂️ #pellerun & #pelletrail 🐗 lifestyle
Questo evento riesce a tenermi in contatto, seppur virtualmente, con persone di tutto il mondo che condividono la passione per la corsa fornendomi una iniezione di fiducia per un futuro,spero non molto lontano, in cui torneremo a incontrarci nuovamente.
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