Pacemaker è il termine inglese che significa “segna-ritmo”. Oggi, però, non voglio descrivere dell’ apparecchio capace di stimolare elettricamente la contrazione del cuore quando non viene assicurata in maniera normale ma di coloro che corrono a vari ritmi per offrire un riferimento durante una corsa; in una gara, sono i corridori che permettono di tenere un’ andatura più o meno costante.
Anche io ho avuto la possibilità di seguirli in varie occasioni.
Preziosissimo il loro supporto nella prima mezza maratona che ho corso, nel 2014 in cui, uno in particolare, mi aiutò a percorrere la strada prestando attenzione non solo al ritmo ma anche a dove mettevo i piedi, dispensando per tutti e i 21 km, preziosi consigli per ottimizzare le energie.
Ho seguito i pacemaker in molte altre mezze maratone ma sempre con scetticismo perché, a mio avviso, partono sempre troppo forte e, quindi, fanno consumare troppe energie nei primi km, energie che sarebbero invece preziosissime negli ultimi, sopratutto per chi punta a traguardare un personal best.
Ma perché ad inizio gara corrono più veloce, spesso, del ritmo medio da tenere? Perché devono recuperare il gap temporale che intercorre dallo sparo al momento in cui superano la linea di partenza, per sincronizzarsi al tempo crono ufficiale.
Ho avuto anche la fortuna di poter fare da pacemaker, quando c’è stata questa richiesta, al #muradiluccaparkrun, e naturalmente ho accettato. Perché?
Bhe innanzi tutto perché si può essere volontari correndo (quindi 2 bellissime cose contemporaneamente) poi perché mi piace motivare, consigliare ed energizzare chi corre con me e voglio farlo in progressione (al parkrun siamo “pochi” pertanto il gap tra il via e il passaggio sullo start é praticamente zero, quindi andando in progressione, anche se più difficile da gestire l’impostazione della corsa, aiuta molto chi vuol traguardare il suo personal best divertendosi, superando la paura di non farcela dosando le energie senza essere già spompato a metà percorso e con continui incitamenti e tifo che aiutano a non sentire la fatica. Con questa formula il successo è assicurato; gruppo unito e soddisfazioni per tutti e follower che di sabato in sabato mi cercavano in cerca di obiettivi nuovi!
Presto mi dedicherò ancora a portare sulle mura al #muradiluccaparkrun altri appassionati runner a correre con me. A quale ritmo? Ovviamente a quello che decideranno e vorranno tenere loro perché l’obiettivo mio è divertirmi facendo divertire.
Percorso del #muradiluccaparkrun Amici al #muradiluccaparkrun
Arrivo in gruppo 25′ Gruppo 25′ 7 dic.’19

Buona lettura !
🏃♂️ #pellerun & #pelletrail 🐗 lifestyle