Lunedì, inizia la nuova settimana, spesso reduci da un week end impegnativo, podisticamente parlando, per cui c’è bisogno di un giro che sia tranquillo ma anche ricco e che si possa percorrere al passo che più sente vicino alla propria condizione fisica e psichica.
Il mio giro preferito del lunedì da correre solo o in compagnia, è un giro collinare dolce, generalmente su asfalto ma che può avere varianti su single track anche con d+ interessanti fino a raggiungere punti panoramici sulla piana di Lucca.
Un giro perfetto in ogni stagione, corribile di giorno come di notte(varianti incluse) . In estate, nelle tardo pomeriggio, è ombreggiato; dopo un temporale è ricco di profumi di bosco intensi.
Insomma si tratta di un giro che, nella sua versione base è di 13km, d+120 m. e che da San Donato conduce a Fagnano, Meati, polla del bongi (da qui, volendo, deviazione per castel passerino), Gattaiola (da qui, volendo, deviazione per la cava, per Pozzuolo e/o per il Monte Romagna e monte Orma), lo Zoppino e Vicopelago per tornare poi al punto di partenza.
Leggi a tal, proposito anche Ecotrail Oslo Virtual Race e 10k Virtual run ma anche un percorso ben più lungo che ingloba una parte di questo… Il trail funesto
Ma cosa rende ancora più interessante questo giro?
Beh… Sopra Gattaiola in località Campaccio Bianco, ai bordi di un uliveto ci sono delle pietre piuttosto grandi e… Sopra una di queste c’è l’impronta del piede di Orlando. Orlando, il protagonista del poema dell’Ariosto. Ce ne dovrebbe essere un’altra anche a San Donato ma purtroppo il tempo e la cementificazione l’hanno cancellata!
Poi questo percorso permette di riviere epoche antiche quando sulle rive dell’Ozzeri, verso la città c’erano pochi insediamenti e la boscaglia era fitta e saliva sulle colline dove vivevano lupi e orsi. I lupi erano cacciati anche su richiesta delle autorità perché numerosi e voraci. Si dice che il 13 maggio di un anno ignoto ma intorno al 1300 una donna che abitava tra Fagnano, Meati e Gattaiola uscì di casa per andare a infornare i pani che aveva preparato. Il forno era distante e impiego’ varie ore per raggiungerlo. Non sapendo a chi lasciare sua figlia, la lasciò a casa sola. Mentre la donna rientrava con la cesta del pane sfornato , incontrò un lupo che in bocca aveva la sua bambina. La madre invoco’ la Madonna che era dipinta sul muro di una casa situata proprio in quel punto e dette il pane al lupo in cambio della bimba ma il lupo lasciò la bimba senza azzannare il pane e corse nel bosco. Da allora ogni anno per ricordare questo evento viene distribuito il pane benedetto alla popolazione di Fagnano. In ricordo dell’evento c’è un’immagine dipinta su un muro ma l’immagine non corrisponde alla leggenda perché raffigura una bimba che abbraccia la mamma per paura del lupo.
Infine, la variante di Pozzuolo val la pena correrla sia di giorno che di notte. Innanzi tutto perché Pozzuolo è in posizione panoramica sui contrafforti settentrionali dei monti Pisani e poi perché in questo territorio è memore dell’eremitismo. Infatti in una villa lì a Pozzuolo, c’è una cappella al centro della quale si trova una pietra rettangolare di marmo con scolpito un Monaco con un ampio mantello risalente al XIV secolo! E poi ancora oggi, nelle notti di luna piena, nel bosco della. Collina, è possibile vedere un Monaco incappucciato, che prega sotto una vecchia quercia!
Gli spunti per correre qui non mancano… Buon allenamento 😁
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